27 marzo 1638
Epicentro : Calabria Centrale
Magnitudo stimata: 7.0
Morti: 15.000
Questo terremoto ebbe effetti distruttivi nella Calabria centrale nei paesi di Nicastro, Sant’Eufemia e Rogliano; gravi danni vi furono anche nelle città di Catanzaro e Cosenza; Danni minori invece furono registrati nel resto della Calabria e pure a Messina. I morti in totale furono 15.000.
06 giugno 1638 – Crotonese
Magnitudo stimata: 6.5
Epicentro: Crotonese
Vittime: nessun dato
Dopo 2 mesi dal terremoto del 27 marzo 1638, un nuovo sisma colpì la Calabri,a questa volta con epicentro nel crotonese. Molti comuni sul versante orientale della Sila subirono crolli e gravi distruzioni, vi furono crolli anche nella città di Catanzaro,Crotone, Cosenza e nei comuni della Valle del Crati.
06 novembre 1659
Magnitudo stimata: 6.5
Epicentro : Calabria centrale
Morti: 2000
Il 6 novembre 1659 un violento terremoto colpì la Calabria centrale; i danni maggiori si estesero su un’area compresa tra il golfo di Sant’Eufemia e quello di Squillace. I comuni danneggiati dal terremoto furono un centinaio tra le provincie di Vibo Valentia, Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria. La città di Catanzaro subì molti danni, a Reggio Calabria i danni furono minori, invece a Cosenza il terremoto fu solo avvertito. Le vittime in totale furono oltre 2000.
05 febbraio 1783
Magnitudo stimata: 7.0
Epicentro : Calabria Meridionale
Morti: 30.000
feriti: migliaia
La scossa del 5 febbraio 1783 fu solo la prima delle 5 che colpirono la Calabria e la Sicilia. Gli epicentri di questi terremoti migrarono dallo stretto di Messina fino alla Stretta di Catanzaro. Le scosse più forti si verificarono nei giorni 5 – 6 – 7 di febbraio e poi 2 scosse il giorno 28 marzo. Le scosse continuarono per 3 anni.
I comuni rasi al suolo dal terremoto furono circa 200, le vittime furono oltre 30.000. Il sistema idrogeologico dell’area subì enormi sconvolgimenti e dissesti. Anche le città di Messina, Reggio Calabria e Catanzaro furono seriamente danneggiate mentre a Cosenza i danni furono minori. Vi furono lievi danni anche nelle isole Eolie e nell’area etnea in Sicilia.
13 OTTOBRE 1791
Magnitudo stimata: 6.0
Epicentro : Valle del Mesima
Morti: 15
A pochi anni di distanza dal catastrofico terremoto del 1873 un nuovo sisma causò ancora danni nella Calabria centrale tra la valle del Mesima e i versanti delle Serre. L’area delle distruzioni interessò le provincie di Vibo Valentia e quella di Catanzaro. Alcuni danni più lievi furono registrati anche tra la piana di Gioia Tauro e la Locride. Le vittime furono solo 15 perché quasi tutta la popolazione viveva nelle baracche dal 1873 a causa del terremoto precedente.
12 FEBBRAIO 1854
Magnitudo Ipotizzata: 6.2
Epicentro : Cosentino
Morti: 500
La scossa fu molto violenta tanto da far cadere a terra le persone. Il terremoto ebbe effetti distruttivi sulla città di Cosenza e paesi limitrofi, danni molto gravi si ebbero anche su una decina di località dell’alta Valle del Crati. Crolli e distruzioni estese furono registrati anche a Arcavacata, Rende, Paternò Calabro, Borgo Partenope e Tessano. Danni più lievi invece lungo la costa tirrenica da Amantea a Scalea e anche a Catanzaro. Le vittime in totale furono oltre 500.
16 novembre 1894
Magnitudo stimata: 6.0
Epicentro : Calabria Meridionale
Morti: 500
Questo terremoto produsse danni sia nella Calabria meridionale e sia nella Sicilia orientale, in particolare nel Messinese. In Calabria i danni maggiori furono registrati sul versante nord-occidentale dell’Aspromonte, in totale i comuni danneggiati in Calabria furono 124, mentre in Sicilia furono 15. Vennero registrati danni anche nella città di Reggio Calabria,Messina e nelle isole Eolie. le vittime di questo terremoto furono oltre 500 e migliaia i feriti.
08 settembre 1905
Magnitudo: 7.0
Epicentro : Calabria Centrale
Morti: 500
Senza Tetto: 300.000
La violenza di questo terremoto produsse danni in quasi tutta la Calabria, nella Sicilia orientale e nelle isole Eolie; lievi danni si ebbero anche in Basilicata e nelle provincie di Taranto e Salerno.
Gli effetti maggiori di questo terremoto si ebbero nella Calabria centrale lungo la fascia tirrenica tra la Piana di Gioia Tauro alla Valle del Crati e nella Stretta di Catanzaro. Danni minori vi furono in tutte le principali città della Calabria, Cosenza, Reggio Calabria, Catanzaro e Crotone. I comuni colpiti da questo terremoto furono 326 e le vittime furono oltre 500; i senza tetto 300.000. Il terremoto causò pure uno tsunami di modeste dimensioni ma senza provocare vittime.
23 OTTOBRE 1907
Magnitudo 6.0
Epicentro : Calabria Meridionale
Morti: 160
Dopo 2 anni dal disastroso terremoto del 1905, un nuovo sisma colpì la Calabria Meridionale; i paesi più colpiti furono Monteleone, Pizzo, Tropea, Cittanova, Ferruzzano, Brancaleone. gravi danni anche a Casalnuovo, Palizzi, Pietrapennata e S. Ilario dello Ionio. Le vittime in totale furono 160, di cui la maggior parte nel paese di Ferruzzano. Il terremoto causò pure uno tsunami ma che non provocò vittime.
28 DICEMBRE 1908
Magnitudo : 7.2
Epicentro : Stretto di Messina
Morti: 80.000 ufficiali (stimati 120.00)
Quello del 28 dicembre 1908 è stato uno dei più forti terremoti che si siano mai verificati in Italia. Il terremoto ha avuto il suo epicentro nello nello stretto di Messina e ha raggiunto una magnitudo di 7.2 provocando immense distruzioni nella Sicilia Orientale e nella Calabria meridionale; le città più importanti distrutte da questo terremoto furono Messina e Reggio Calabria. Il terremoto che si verificò in mare, produsse un onda di Tsunami alta 13 metri che uccise 2000 persone che si erano rifuggiate sul molo di Messina. In totale le vittime ufficiali causate dal terremoto furono 80 mila, ma in realtà sarebbero stimati almeno 120 mila morti calcolando che molte persone all’epoca non erano registrate all’anagrafe.
11 maggio 1947
Magnitudo : 5.7
Epicentro : Isca sullo Ionio
Morti: 4
Feriti: 100
Persone senza tetto: 1000
Alle ore 8:35 del giorno 11 maggio 1947 una scossa di magnitudo 5.7 scuote il versante ionico della Calabria; gli effetti più gravi furono registrati a Ischa sullo Ionio, Badolato, Gasperina e Stalettì . Le vittime furono 4; i feriti furono oltre 100; i senza tetto furono un migliaio.