19 agosto 1561
Magnitudo stimata: 6.4
Epicentro: Appennino Campano – Lucano
Morti: 500
il 19 agosto del 1561 un forte terremoto colpì l’Appennino campano-lucano; i danni maggiori si verificarono a cavallo tra le province di Potenza e Salerno. Le maggiori distruzioni toccarono a Tito, Sant’Arsenio e San Pietro al Tanagro; crolli diffusi vi furono in numerose località tra il Vallo di Diano, i monti Alburni e il Vulture; gravi danni anche nella città di Potenza, mentre a Napoli e Salerno la scossa fu solamente avvertita senza conseguenze. In totale le vittime furono 500 di cui 100 solo a Tito.
26 gennaio 1708
Magnitudo stimata: 5.6
Epicentro: Pollino
Morti: 50
Feriti 30
Questo terremoto ha avuto epicentro sul confine tra Calabria e Basilicata. Vi furono molti danni a Cassano, Castelluccia, Vignanello; solo a Viggianello crollarono 52 case e altre 27 furono gravemente danneggiate; vi furono danni anche nei paesi di Tortora, Rotonda e Laino Castello. in totale vi furono 50 morti e 30 feriti.
16 dicembre 1857
Magnitudo stimata: 6.9
Epicentro: Val’ d’Agri
Morti: 10.000
Questo terremoto ebbe epicentro tra Basilicata e Campania; vi furono danni gravissimi nella Val d’Agri, i paesi di Grumento, Montemurro e Nova furono rasi al suolo; Gravi danni si verificarono in moltissimi luoghi delle province di Potenza e Salerno. In totale le vittime furono 10.000.
23 novembre 1980
Articolo terremoto Irpina – Basilicata
Magnitudo: 6.9
Epicentro: Castelnuovo di Conza, Teora, Conza della Campania
Morti: 2914
Feriti: 8848
Senza tetto: 280.000