9 settembre 1349
magnitudo stimata: 6.6
area epicentrale: Italia centrale
morti: migliaia
Questo terremoto produsse gravi danni in diverse regioni del centro; nel Lazio vi furono danni a Viterbo, Sora, Tuscania; a Roma vi furono danni diffusi come il crollo di monumenti, chiese e torri.
7 ottobre 1639
magnitudo stimata: 6.3
area epicentrale: Amatrice
Vittime: numero non precisato
Il terremoto colpì un’area compresa tra Amatrice e L’Aquila; prima della scossa più forte ve ne furono altre 2 di minore intensità, permettendo così a molte persone di mettersi in salvo; ad Amatrice e nei paesi vicini vi furono diverse vittime.
23 luglio 1654
magnitudo stimata: 6.2
area epicentrale: Sorano – Marsica
Vittime: centinaia
Questo terremoto ebbe i suoi massimi effetti nella provincia di Frosinone e su parte dell’Aquilano; i paesi più colpiti dal sisma furono: Alvito, Sora, Casalattico, Belmonte Castello, Monte San Giovanni, Pontecorvo. Le vittime furono centinaia.
11 giugno 1695
magnitudo stimata: 5.7
area epicentrale: Bagnoregio
morti: 200
Il terremoto colpì un’area compresa tra Viterbo e Orvieto. I paesi più colpiti furono: Civita di Bagnoregio, Lubriano e Celleno. In totale i morti furono 200. Molte persone si salvarono perché furono spaventate da uno sciame sismico che durava da alcuni giorni e quindi in molti decisero di rimanere fuori casa.
2 febbraio 1703
magnitudo stimata: 6.7
area epicentrale: Centro Italia
morti: 10.000
La prima forte scossa avvenne il 14 gennaio con epicentro in Umbria; anche a Roma sono documentati alcuni danni sopratutto al patrimonio artistico monumentale; danni che poi si aggravarono con il ripetersi di un nuovo terremoto che avvenne 19 giorni dopo, esattamente il 2 febbraio, questa volta con epicentro in Abruzzo. In totale i morti furono oltre 10.000 di cui 2500 solo a L’Aquila.
13 gennaio 1915
magnitudo stimata: 7.0
area epicentrale: Marsica – Avezzano
regioni coinvolte: Abruzzo – Lazio – Molise – Marche – Umbria – Campania
comuni danneggiati: 700
morti: 30.000
Questo terremoto ebbe effetti catastrofici nella Marsica nei paesi del Fucino, in particolare ad Avezzano. In totale vi furono oltre 30.000 morti. I danni si estesero su 6 regioni e vi furono danni anche a Roma con qualche crollo isolato e decine di edifici lesionati.
06 febbraio 1971
magnitudo: 5.0
Area epicentrale: Tuscania
Morti: 31
feriti: 100
senza tetto: 5000
Il 6 febbraio del 1971 un terremoto di magnitudo 5.0 provocò gravi danni e crolli a Tuscania, il bilancio totale delle vittime fu di 31 morti , 100 feriti e 5000 persone sfollate.
Faccio notare che Montalto di Castro, dove si voleva costruire una centrale nucleare, si trova a pochi km da Tuscania
il terremoto a Tuscania di 5° Richter è un colpo di vento..in tutto il mondo non è nemmeno considerato un vero terremoto..solo in Italia potevano cadere case ed esserci delle vittime….
un terremoto di 7° / 7.5 Richter nel centro Italia (evento possibile!! ) in un raggio di km.50/Km.60 da Roma (Marsica) sarebbe terribile in quanto l’edilizia del secondo dopoguerra (con aumento della popolazione dai 550.000 di residenti all’ epoca del terremoto di Avezzano ai 2.600.000 di oggi ) si è avvalsa di materiali assolutamenti scadenti e si è costruito senza alun controllo… c’è da tremare!…
A Tuscania ha fatto crollare case mediovali,non tutto il mondo possiede case così antiche..