Guerra al clima
Forse non tutti sanno che fino a pochi anni fa si è combattuta una guerra contro il clima, con tanto di missili, cannoni, e gas serra artificiali, un vero e proprio esercito di uomini e di armi e uno stato maggiore che dirige le operazioni di guerra.
Si tratta di una guerra combattuta contro il clima in particolare nel Veneto, dove fino a poco tempo fa esistevano centinaia di postazioni lancia razzi sopra tutto nel Vicentino.
Stiamo parlando della battaglia contro la grandine i temporali e la brina primaverile, nel video documentario che è riportato sul link alla fine di questo articolo potrete vedere mentre si combatte una battaglia meteorologica.
Oltre ai gas fumogeni contro il gelo e la brina, ci sono i razzi antigrandine che vengono lanciati contro un temporale in fase di avvicinamento. il video documentario mostra un temporale proveniente dal Lago Garda che si dirige verso il Veronese ed il Vicentino; a quel punto entra in azione la Task Force meteo del Veneto pronta a combattere il nemico.
Nel video non vengono citati i cannoni antigrandine dove anche questi prendono parte alla guerra.
I razzi e cannoni antigrandine sono stati messi al bando di recente in quanto i cannoni producono inquinamento acustico, mentre i razzi sono pericolosi sia per chi li detiene e sia per il traffico aereo in quanto i razzi arrivano a quote di 2000 – 3000 metri di altezza e poi esplodono.
Si dice che la carica esplosiva dei razzi antigrandine sia in grado di aprire degli squarci nel cielo o pure di evitare la la formazione della grandine con le onde sonore prodotte dall’esplosione, ma per quanto riguarda l’efficacia di questi metodi sono in molti a sostenere che funzionano, ma c’è anche chi sostiene che sono del tutto inefficaci.
Questa battaglia meteorologica è durata oltre mezzo secolo ed è terminata all’inizio degli anni 2000.
Qui di seguito e riportato un video documentario del 1952, link guerre meteorologiche